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L’economia produce impatto sociale?

L'economia produce impatto sociale

Con i Digital Freaks tre incontri per rispondere a una domanda: “L’economia produce Impatto Sociale?”

Il Laboratorio Aperto dei Chiostri di San Pietro e la community dei Digital Freaks portano in città un nuovo argomento di approfondimento e discussione, ovvero come i diversi modelli di impresa possano essere orientati a produrre impatti sociali positivi per un territorio.

Il primo dei 3 incontri, realizzato lo scorso 24 ottobre ai Chiostri di San Pietro, ha portato alla luce la storia di Forno Brisa, realtà bolognese nata grazie alla passione di una trentina di giovani che dal 2016 portano avanti un modello di impresa felice, alimentata da un ecosistema comunitario, con modello relazionale basato sulla fiducia reciproca. (Qui trovi il video)

La domanda nasce nell’ambito del nuovo percorso laboratoriale “Reggio Emilia verso un’economia di Impatto Sociale” promosso da Comune di Reggio Emilia, Fondazione E35 e Consorzio Quarantacinque all’interno del progetto europeo “Beyond Crisis”, volto a costruire un’idea comune di economia a impatto sociale insieme ad associazioni di categoria, imprese, cooperative, start-up, enti di formazione, attori della società civile di Reggio Emilia e provincia.

Da qui la rassegna dedicata al rapporto tra economia e benessere sociale a cura della community dei Digital Freaks e del Laboratorio Aperto.

5 dicembre ore 19 – Laboratorio Aperto

Rione Sanità:
L’economia produce Impatto sociale?

Con Laura de Pasquale e Serena Napoletano, Cooperativa La Paranza

Valorizzare il patrimonio artistico e culturale creando lavoro“, questo lo slogan della cooperativa La Paranza, ospite del Talk in programma il 5 dicembre alle 19 al Laboratorio Aperto dei Chiostri di San Pietro.

La cooperativa La Paranza nasce nel 2006 per creare lavoro attraverso la valorizzazione del patrimonio storico-artistico e culturale del Rione Sanità, uno dei quartieri di Napoli in cui è più evidente la convivenza tra grandi differenze socio-culturali ed enormi risorse. 

Proprio da queste differenze ha avviato un cammino di autosviluppo per dare un respiro internazionale a una zona che dal 1810 vive la condizione di “periferia del centro storico”. Nel 2008, ha vinto il primo bando storico-artistico e culturale di Fondazione CON IL SUD. Questo è stato il primo passo del processo di valorizzazione delle Catacombe di San Gennaro e del Rione Sanità. 

Nel 2006, era composta da 5 volontari ed accoglieva 6.000 visitatori. Oggi, ai 13 soci, si sono aggiunti 37 dipendenti e tanti volontari. Nel 2022 sono stati accolti 207.000 visitatori. Queste attività hanno permesso lo sviluppo di un’economia sociale che ha creato una rete di piccole cooperative e artigiani.

Negli oltre 15 anni di attività, grazie a donazioni private, 13.000 mq di affreschi, mosaici e luoghi d’arte hanno ritrovato la luce.

Facebook: @CatacombeDiNapoli
Instagram: @CatacombediNapoli

Laura de Pasquale

Con una grande passione per l’arte, la fotografia e la grafia ha intrapreso un percorso di studi presso un istituto superiore, nel settore della grafica e design al Rione Sanità, da quel punto comincia a conoscere questo quartiere e ad ammirarne le bellezze. Nel 2020, attraverso il servizio civile universale, conosce la Cooperativa la Paranza. A quasi 4 anni di distanza è una delle guide della Paranza, fa parte della squadra di comunicazione social e a breve diventerà socia fondatrice di una nuova cooperativa chiama “La Sorte”.

Serena Napoletano

Cresciuta nel Rione Sanità, è membro della Cooperativa La Paranza dal 2018. Appassionata di fotografia, storia, arte e design, inizia a lavorare come guida alle Catacombe di Napoli. Oggi, oltre a raccontare la storia e la bellezza di questi luoghi, è convinta che il cambiamento e la rigenerazione sociale siano possibili attraverso la cura dei luoghi e della comunità.  Attualmente è co-responsabile del bookshop e si dedica a coltivare legami e progetti in giro per l’Europa.

Chi sono i Digital Freaks?

Digital Freaks è una community di innovatori digitali nata nel 2021 durante il primo percorso di incubazione di impresa a impatto sociale promosso dal Laboratorio Aperto, che ha l’obiettivo di diffondere la cultura digitale e tecnologica, mettere in rete conoscenze sociali, economiche e tecnologiche e sviluppare competenze innovative orientate all’inclusione e al riuso etico.

Scopri di più su di loro, alla loro pagina che trovi qui.

La comunità di apprendimento del Laboratorio Aperto

Il Laboratorio Aperto è uno spazio ibrido (culturale e sociale), relazionale, progettuale. Propone iniziative culturali, di aggregazione e informazione e agisce come “comunità di apprendimento”, aperta e inclusiva, per favorire la partecipazione dei cittadini, rafforzare le competenze dei singoli ed i legami di coesione con il territorio, promuovere i principi e i valori dell’innovazione sociale.

Eventi passati

Pane e rivoluzione: L’economia produce impatto sociale?

Digital Freaks insieme a Marella Chiodini, responsabile Marketing e comunicazione e Riccardo Orlandi, Coordinatore di Laboratorio di Forno BRISA lo scorso 24 ottobre hanno raccontato ai nostri microfoni la storia di Forno Brisa di come hanno rinnovato il modo di fare e comunicare la panificazione. Dal primo negozio di pane, pizza e panettoni alle campagne di crowdfunding milionarie.

Se ti sei perso il Talk, riguardalo qui!

“È una questione di Pixel”

Con Stefano Benaglia, Cooperativa di comunità Pixel

La Cooperativa è uno dei rari esempi di società cooperativa di comunità in area urbana, si pone l’obiettivo di affrontare le fragilità tipiche di una periferia cittadina come lo spopolamento commerciale, la perdita di servizi essenziali e di servizi di promozione turistica integrata, ma anche generare occasioni di aggregazione, di nuova socialità che sviluppino le aspirazioni dei suoi abitanti. Vuole inoltre migliorare le condizioni di vita sia di chi vi risiede sia in modo permanente sia di chi, ospite/turista o lavoratore del settore, vi si ritrova nei periodi turistici.

Stefano Benaglia

Nasce a Rimini il 2 Agosto 1985, da padre operaio e mamma casalinga. La passione per il suo territorio lo porta nel 2013 a diventare presidente della Pro Loco di Viserbella, con la quale inizia il progetto “Urban Village” di animazione turistica nel 2016. Nel 2021 lascia definitivamente il suo lavoro nel mondo IT per diventare presidente e amministratore di Pixel.