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Nasce a Reggio Emilia il City Science Office

Ai Chiostri di San Pietro nasce il City Science Office, una unità per la ricerca nel campo dell’innovazione urbana e sociale. Tre giovani ricercatori dell’Università Luiss Guido Carli di Roma arriveranno nelle prime settimane del prossimo anno.

La rete

Presentato oggi in conferenza stampa il progetto che prende vita dalla collaborazione scientifica tra Comune di Reggio Emilia, Soggetto gestore del Laboratorio Aperto e Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli (LUISS) e che formalizza la partecipazione di Reggio Emilia alla rete di città europee che aderiscono alla City Science Initiative, lanciata nel 2019 dal programma Joint Research Centre (JRC) della Commissione Europea allo scopo di rinforzare i modi in cui la scienza e la ricerca possono contribuire ad affrontare le sfide urbane, riducendo o colmando il divario tra tra scienza e politica.

Fanno parte di questa rete città di grande livello e innovazione quali Amsterdam, Parigi, Salonicco, Amburgo, Barcellona che, come Reggio Emilia, riconoscono l’importanza della scienza, della ricerca e della tecnologia per lo sviluppo dei territori e attuano così un approccio strutturato al processo decisionale basato su dati concreti.

Il City Science Office e il bando di ricerca

Il City Science Office sarà composto da tre giovani ricercatori con borsa, da selezionare attraverso l’attivazione di un dottorato di ricerca triennale (2022-2024) con un bando nazionale promosso da LUISS.

All’interno del Laboratorio Aperto, si occuperanno di sviluppare ricerche applicative su campo che aiuteranno i decisori politici ad affrontare le sfide a livello locale sui temi dell’innovazione amministrativa e sociale, dell’innovazione digitale, sviluppo di soluzioni collaborative per la sostenibilità ambientale e la transizione ecologica per favorire un vero e proprio Patto per il Climate Change.

La convenzione sottoscritta con LUISS prevede infatti che, sul totale dei tre anni di dottorato, il 30% del tempo dei ricercatori sarà dedicato alla formazione, alla ricerca teorica e alla stesura della tesi di dottorato, mentre per il 70% le attività dei tre giovani saranno finalizzate alla ricerca applicata nel territorio, alla collaborazione con il Comune e il Laboratorio Aperto per l’attività di supporto scientifico e strategico, l’attivazione di percorsi di internazionalizzazione, la ricerca di finanziamenti.

La convenzione prevede il solo finanziamento delle borse di studio, una da parte Soggetto gestore e due dal Comune di Reggio Emilia, secondo le tabelle previste dal Ministero dell’Università e della Ricerca, senza alcun onere aggiuntivo a carico degli enti.

L’uscita del bando di ricerca avverrà entro la fine del 2021 e la sperimentazione si estenderà fino al 31.12.2024. I tre ricercatori saranno selezionati sulla base della proposta di ricerca presentata da una commissione composta da rappresentanti del Comune di Reggio Emilia, LUISS e Soggetto Gestore del Laboratorio Aperto.

Hanno detto

Si tratta di un progetto innovativo basato sull’idea che le grandi trasformazioni della nostra società hanno degli impatti sull’azione amministrativa e le amministrazioni pubbliche hanno quindi bisogno di un supporto scientifico per capire tali cambiamenti – ha detto oggi l’assessore comunale a Partecipazione e quartieri Lanfranco De Franco illustrando il progetto alla stampa – Daremo vita a tre ricerche su tre filoni fondamentali per la pratica amministrativa: la governance e la città collaborativa; la ditigalizzazione della pubblica amministrazione e l’analisi dei dati; la sostenibilità e la transizione ecologica. Di fronte a problemi che sono sempre più trasversali vogliamo sviluppare un approccio che sia trasversale e portato a avanti attraverso una rete collaborativa”.

Reggio è una tra le città che più hanno investito su un modello aperto di gestione dei processi e della governance e che, a riguardo, ha già ricevuto diversi riconoscimenti europei – ha proseguito Christian Iaione, professore di Diritto e politiche urbane dell’Università Luiss – Presso i Chiostri si dà vita a un laboratorio di collaborazione tra la città, l’università, l’amministrazione e le associazioni da cui possono nascere soluzioni sperimentali per dare risposte che possono poi essere messe a sistema nelle politiche pubbliche. Reggio fa quindi da apripista sui temi dell’innovazione sociale”.

I temi del City Science Office fanno parte del tessuto stesso del Laboratorio dei Chiostri che è uno spazio in continua evoluzione, la cui progettazione non si è mai fermata, neanche in Epoca Covid – ha aggiunto Antonietta Serri del Laboratorio aperto dei Chiostri di San Pietro – Vogliamo dare il giusto valore a questa iniziativa che ha respiro internazionale”.

L’insediamento del CSO al Laboratorio Aperto è un’ulteriore opportunità per ribadirne la centralità come luogo dell’innovazione sociale urbana, strumento per dare vita a nuove politiche pubbliche, per rinsaldare la collaborazione tra il Comune e il privato sociale per lo sviluppo di un ecosistema locale vitale e produttivo, in grado di favorire l’innovazione aperta, la costruzione di processi creativi e collaborativi e di relazionarsi con network analoghi sia a livello locale sia nazionale e internazionale.

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Comunicato stampa
Scheda di progetto
City Science Initiative