Il progetto di riqualificazione dei Chiostri, ex monastero benedettino trasformato in un centro culturale e di innovazione sociale, è stato selezionato tra le migliori 30 buone pratiche, su 121 valutate idonee, nell’ambito del bando europeo Cultural Heritage in Action.
Il bando ha premiato le esperienze più innovative di valorizzazione e protezione del patrimonio culturale, con particolare attenzione a tre aspetti, tra loro interconnessi: la governance partecipativa, il riuso e la qualità degli interventi.
Un programma di peer learning
Il progetto europeo Cultural Heritage in Action è un programma di apprendimento tra pari (peer learning) per i responsabili delle politiche locali e regionali con l’obiettivo di condividere e scambiare conoscenze sul patrimonio culturale e consentire alle città e alle regioni di rafforzare gli interventi e sviluppare soluzioni innovative.
Finanziato dal programma Europa creativa, è una delle azioni chiave del Quadro d’azione della Commissione europea sul patrimonio culturale, a sostegno degli scambi tra un gran numero di città, regioni e soggetti interessati.
È sviluppato da Eurocities, Europa Nostra, Kea (centro di ricerca cultura e industrie creative), Errin (European Research and Innovation Network) e Consiglio degli Architetti d’Europa.
Cosa succede
Grazie a questo riconoscimento, i Chiostri di San Pietro sono pubblicati all’interno di un catalogo che raccoglie le best practices. Vi si trova di tutto, dai castelli ai festival, grandi e piccoli progetti, dalle strutture agli eventi. 30 storie ispiratrici che, dalla Finlandia a Malta, dalla Romania al Portogallo, rappresentano esempi potenti di rigenerazione urbana, coesione territoriale e inclusione sociale.
Le prossime attività prevedono che i Chiostri siano sede di una study -visit, una delle 12 visite peer-learning previste dal programma, che riunirà i professionisti del settore provenienti dalle altre città europee, i rappresentanti delle autorità locali e regionali, nonché i soggetti interessati e i rappresentanti delle amministrazioni nazionali.
La visita a scopo di studio e ricerca consentirà di approfondire le esperienze e confrontarsi direttamente con le realtà che le hanno realizzate, verificare gli effettivi risultati e l’eventuale possibilità di replicarle nel proprio contesto.
Appuntamento a maggio
La visita si terrà a maggio, con le modalità che la pandemia e le sue imprevedibili evoluzioni consentiranno – ci auguriamo che sarà possibile un’esperienza in presenza. In ogni caso una importante opportunità di scambio e attrattività per i Chiostri e per l’intera città.
Link
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Tutte le singole buone pratiche
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