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La storia di Casina dei Bimbi al Laboratorio Aperto

Nel 2020 avviene l’incontro tra il Laboratorio Aperto e Casina dei Bimbi, poi l’intreccio delle competenze e infine le diverse collaborazioni in alcuni progetti a impatto sociale. Oggi raccontiamo chi è Casina dei Bimbi e cosa fa negli spazi del Laboratorio aperto di Reggio Emilia, uno spazio nato in città per rafforzare gli ecosistemi d’innovazione sociale, la rete di relazioni tra organizzazioni per la creazione collaborativa di impatto sociale.

Claudia Nasi è la presidente dell’associazione “Casina dei Bimbi”, che dal 2001 opera sul territorio reggiano in collaborazione con ospedali e servizi sociali e si occupa principalmente del benessere dei bambini che si trovano momentaneamente ad abitare gli ospedali.

Da tre anni l’Associazione “Casina dei Bimbi” ha trovato sede e alleanze nel Laboratorio Aperto. Cosa vuol dire?

«L’incontro con il Laboratorio Aperto» racconta Claudia «è avvenuto nel momento in cui andando a casa dei bambini abbiamo incontrato i fratelli “sani” e abbiamo capito che dovevamo prenderci cura anche di loro, ma più che a casa ci serviva un altro luogo, diverso. Da questa esigenza è nato il Casina Lab, uno spazio dedicato alle nostre principali attività e che facciamo all’interno del Laboratorio Aperto dei Chiostri di San Pietro.»

Negli spazi del Laboratorio Aperto, Casina dei Bimbi si occupa dei fratelli, quei bambini sani che vivono momentaneamente situazioni di difficoltà in casa, o che hanno bisogno di un sostegno o supporto da parte dell’associazione e che loro svolgono attraverso diverse attività.

«Il Laboratorio Aperto» continua Claudia «è un posto magico perchè qui si possono incontrare tantissime realtà, intrecciando e facendo rete. Fa incontrare diverse realtà e guarda come possiamo insieme collaborare.»

Sono diverse le attività che Claudia Nasi, insieme alle volontarie e i volontari di Casina dei Bimbi svolge all’interno dell’associazione, alcune di queste basate sullo storytelling e la Game Therapy. Proprio a partire da queste attività, il loro auspicio futuro è quello di incontrare sempre più giovani.

«Il nostro obiettivo a lungo termine è quello di poter incontrare tantissimi giovani: sono loro che ci aiutano nel tradurre o riportare graficamente le storie che noi utilizziamo durante gli incontri con i bambini che hanno bisogno di noi, ma oltre a questo ci aiutano e ci suggeriscono nuove progettualità che noi sperimentiamo in questo luogo, e le riportiamo fuori dove operiamo.»

Guarda l’intervista completa: