Margaret Bourke-White
L’opera 1930-1960
a cura di Monica Poggi
promossa da Fondazione Palazzo Magnani in collaborazione con CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia
Un percorso affascinante che attraverso oltre 150 fotografie ripercorre il lavoro, la vita e l’esperienza umana di Margaret Bourke-White (New York, 14 giugno 1904 – Stamford, 27 agosto 1971), testimone instancabile del suo tempo e pioniera capace di superare barriere e confini di genere.
Dalla copertina del primo numero della leggendaria rivista Life (1936), agli iconici ritratti a Stalin e a Gandhi, dai reportage sull’industria americana ai servizi realizzati durante la Seconda guerra mondiale in Unione Sovietica, Nord Africa, Italia e Germania, dove documenta l’entrata delle truppe statunitensi a Berlino e gli orrori dei campi di concentramento. Costretta ad abbandonare la fotografia a causa del morbo di Parkinson, dal 1957 Bourke-White si dedicherà alla sua autobiografia, Portrait of Myself, pubblicata nel 1963. Morirà nel 1971 a causa delle complicazioni della malattia.
Suddivisa in 6 sezioni tematiche, l’esposizione ripercorre, oltre alle tappe salienti della carriera di Margaret Bourke-White, anche la profonda umanità e l’incredibile forza del suo carattere.
Donna libera e anticonformista, Bourke-White seppe imporsi in un mondo dominato dagli uomini, diventando negli anni Trenta una delle figure femminili più celebri d’America. Con uno sguardo capace di passare dall’imponenza industriale alla vulnerabilità dell’essere umano, l’artista ha saputo coniugare sensibilità artistica e coraggio civile, lasciando un segno profondo nella storia della fotografia del Novecento.
INCONTRI
Per entrare nel mondo di Margaret Bourke-White e approfondire i molteplici aspetti della storia che la sua fotografia racconta, la Fondazione Palazzo Magnani propone anche un ciclo di incontri pubblici da novembre a febbraio, con alcuni tra i più autorevoli specialisti del cosiddetto “Secolo americano”. Un’occasione per esplorare i caratteri storici, culturali, ideologici, economici e sociologici che hanno segnato il Novecento e che ancora oggi influenzano profondamente la cultura e la società contemporanea.
Diverse sono le attività dedicate alle piccole e ai piccoli visitatori e alle famiglie, con l’organizzazione di visite, letture e laboratori, oltre ad attività educational per scuole, famiglie e gruppi di visitatori.
ACCESSIBILITÀ
La Fondazione Palazzo Magnani, da sempre attenta ai bisogni, alle aspettative e alla soddisfazione del proprio pubblico ha previsto, anche per questa mostra, una serie di strumenti pensati per garantire la più ampia accessibilità possibile. Tra questi: riproduzioni tattili delle opere, trasposizioni audio dei testi di sala e un video introduttivo in Lingua dei Segni Italiana (LIS), oltre a percorsi con gli operatori dei servizi alla persona e con le persone fragili.