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Food in Chiostri ospita le squadre di Baskin: sport, inclusione e comunità

Il 17 e 18 maggio Reggio Emilia ha ospitato il secondo torneo di baskin, una disciplina innovativa che unisce basket e inclusione. Ancora poco conosciuto, il baskin sta conquistando sempre più realtà in tutta Italia grazie alla sua capacità di coinvolgere atleti con e senza disabilità in un’unica, straordinaria squadra.

Durante le due giornate le 8 squadre provenienti da diverse parti d’Italia hanno fatto tappa a Food in Chiostri, luogo che oltre ad offrire un servizio di ristorazione mette al centro inclusività e promozione del territorio.

Ma cos’è più precisamente il baskin? Il baskin nasce a Cremona nel 2003 in un contesto scolastico con l’obiettivo di mettere in campo le capacità di tutti, senza esclusione. Ciascun giocatore è fondamentale per la squadra, e l’agonismo mette in moto le capacità di ognuno, rendendo il baskin uno sport a tutti gli effetti. A differenza di molti sport, dove la performance atletica è spesso l’unico parametro di successo, qui vengono valorizzate sia le eccellenze che le fragilità; queste ultime non solo vengono accolte, ma diventano parte strategica del gioco, contribuendo in maniera significativa all’esito della partita.  

La squadra “Baskings”  nasce a Reggio Emilia nel 2018 come progetto doposcuola per l’istituto professionale Motti, ma viste le numerose richieste di partecipazione l’anno successivo si trasferisce in una nuova palestra più ampia per poter accogliere tutti.

Dal 2020 la squadra è sotto la guida di Alessio Montanari e Nicolò Manini , due giovani allenatori che hanno deciso di impegnarsi nel progetto e con il tempo si è passati da gruppo di giocatori amatoriali ad una vera e propria squadra sportiva. 

Oggi i Baskings contano circa cinquanta ragazzi tra i 18 e i 25 anni, che partecipano regolarmente a campionati regionali e tornei, sia in Italia che all’estero.

Le due giornate sono state non solo un’occasione per assistere alle partite, ma anche un’opportunità per riflettere sul valore dell’inclusione e conoscere da vicino una realtà sportiva e sociale che merita visibilità.